Il mercurio nell'ecosistema acquatico

Il mercurio nel sedimento

Nei sedimenti del Golfo di Trieste si sono misurate concentrazioni di Hg fino a due ordini di grandezza superiori al background naturale per l’area mediterranea (0.1 µg/g), progressivamente decrescenti allontanandosi dalla foce isontina verso il settore centrale del golfo. E’ stato inoltre evidenziato che nei sedimenti marini il Hg è accumulato fino a circa 1 metro di profondità in prossimità della foce del F.Isonzo.

Negli ultimi anni, la ricerca si è focalizzata sulla speciazione del Hg, applicando con successo la tecnica della pirolisi al fine di distinguere i composti mercuriferi di natura inorganica (cinabro) da quelli legati alla sostanza organica (es. acidi umici) nei sedimenti fluviali, lagunari e marini.
Il Hg è presente in forma detritica (cinabro) nei sedimenti siltoso-sabbiosi in prossimità della foce fluviale isontina e nei lidi costieri ad essa adiacenti. Nell’area centrale del Golfo il Hg è invece associato alle particelle più fini. Nel settore centrale della Laguna di Marano, domina il Hg in forma di cinabro, mentre la componente non cinabrifera, legata prevalentemente alla sostanza organica ed alla componente fine dei sedimenti, è più abbondante alla foce de sistema fluviale Aussa-Corno, all’interno dell’asta fluviale e nelle aree perilagunari.