Strutture di deposito nelle aree minerarie del FVG 2024-26
Accordo attuativo di collaborazione tra Regione e Università Degli Studi di Trieste focalizzato alle "Strutture di deposito nelle aree minerarie del Friuli Venezia Giulia e loro preliminare caratterizzazione".
La scheda
- Responsabili scientifici: prof. Stefano Covelli (Dipartimento di Matematica e Geoscienze, DMG) e dott. geol. Sara Oberti di Valnera (Servizio Geologico)
- Gruppo di ricerca: la dott.ssa Elena Pavoni (ricercatrice RTDa), la dott.ssa Elisa Petranich (tecnico di laboratorio), il dott. Federico Floreani (assegnista di ricerca post-doc), prof. Emanuele Forte, prof. Davide Lenaz, prof. Carlo Corradini
- Area scientifica: geochimica acque, suoli, rocce e dei sedimenti
- Durata: 18 mesi
- Decorrenza: 04/07/2024
- Scadenza: prorogata al 04/01/2026
- Contribuente alla ricerca: Regione Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile - Servizio Geologico (Dott. Massimo Zanetti)
Gli obiettivi
Il Servizio e il Dipartimento collaborano al trasferimento delle conoscenze sulla geologia regionale con particolare attenzione alle seguenti attività:
a) Revisione delle schede sintetiche sito-specifiche della Regione FVG, richieste da ISPRA ai fini dell’aggiornamento dell’Inventario delle strutture di deposito chiuse o abbandonate (ex art. 20 del Decreto legislativo 30.05.2008 n. 117 – Allegato 1) con le modalità fissate dal Decreto 16.04.2013 dell’allora Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
b) Perimetrazione e mappatura di dettaglio dei depositi minerari precedentemente individuati con loro caratterizzazione geochimica speditiva applicando la tecnica della Fluorescenza a Raggi X portatile (pXRF) integrata dalla raccolta di campioni per l’analisi composizionale con tecniche classiche (es. ICP-OES, ICP-MS) e per l’analisi mineralogica (es. diffrazione a Raggi X su polveri, PXRD; microsonda). Inserimento in un sistema informativo territoriale che riporti le informazioni raccolte, l’ubicazione dei punti di prelievo dei campioni sottoposti ad analisi e i risultati analitici.
c) Indagine geofisica mediante metodi elettrici (ERT) ed elettromagnetici (FDEM), eventualmente integrata con dati stratigrafici e chimici disponibili, al fine di ottenere un modello 3D della struttura interna dei depositi e una stima del volume dei materiali residuali arricchiti in materiali critici in essi contenuti.
d) Monitoraggio annuale dei piezometri che hanno evidenziato anomalie di concentrazione di Litio nelle acque circolanti all’interno del bedrock evaporitico triassico dell’area di Quinis, eventualmente integrato da analisi chimiche e mineralogiche su sondaggi disponibili, al fine di verificare la presenza e l’estensione delle mineralizzazioni ricche in Litio.
e) Sinergia e complementarietà tra il Servizio geologico ed il Dipartimento in merito all’accordo attuativo in essere, finalizzate tra le altre cose alla condivisione di sopraluoghi, rilievi, campionamenti e allo scambio di informazioni a supporto di quanto previsto dal progetto.
f) Formazione dei funzionari regionali relativamente ai metodi d’indagine utilizzati.
g) Organizzazione e realizzazione N.1 webinar informativo quale evento Regione/Università rivolto ad Ordini professionali e Imprese.