MIRACLE 2008-2009

"MESSA A PUNTO DI UN METODO PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DA DESTINARSI ALLA VENERICOLTURA (Tapes Philippinarum) A MINOR RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA MERCURIO IN LAGUNA DI MARANO & GRADO"

La scheda

  • Struttura scientifica proponente:Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine (DiSGAM), Università di Trieste
  • Responsabile: dott. Stefano Covelli
  • Area scientifica: multidisciplinare
  • Durata: 18 mesi
  • Decorrenza: 28/04/2008
  • Scadenza: 28/10/2009
  • Contribuente alla ricerca: Commissario Delegato per la Laguna di Grado e Marano

Il punto di partenza

Ai fini del bioaccumulo non è tanto importante quanto mercurio (Hg) sia presente nei sedimenti ma, piuttosto, quale Hg, ovvero la sua speciazione chimica e le condizioni ambientali (temperatura, carico e qualità della sostanza organica, condizioni redox del sistema, misura dell'attività batterica, ecc.) che favoriscono la "produzione" e la biodisponibilità della forma metilata più tossica.

Questo importante concetto non viene preso in considerazione dalla normativa specifica riguardante la qualità e/o lo stato di contaminazione dei sedimenti, che si affida piuttosto, in maniera più semplicistica, a fissare dei valori limite di concentrazione del metallo per regolamentare l'utilizzo delle aree marine e per gestire eventuali movimentazioni e trattamento di materiale proveniente, ad esempio, dal dragaggio periodico dei canali.

Il quesito di fondo da cui parte il progetto "MIRACLE" (Mercury Interdisciplinary Research for Appropriate Clam farming in Lagoon Environment) è: dove e in quali condizioni ambientali il Metil-Hg trova modo di essere prodotto nei sedimenti lagunari e poi trasferito nella catena trofica, in particolare molluschi bivalvi?

Gli obiettivi

1) Definire le caratteristiche geochimiche del sedimento nelle aree lagunari proposte per il rilascio di nuove concessioni per l'attività di molluschicoltura. Distinguere, attraverso l'utilizzo di tecniche speciative, i siti caratterizzati dalla presenza di composti mercuriferi potenzialmente biodisponibili per i processi di metilazione da quelli, invece, in cui il Hg si trova in forme chimiche stabili poco favorevoli al suo "riciclo".
2) Comprendere quali condizioni ambientali favoriscano o inibiscano la formazione del Metil-Hg e, di conseguenza, sia il suo trasferimento verso la colonna d'acqua che la biodisponibilità per la componente biotica nelle aree in concessione per l'allevamento e la raccolta delle vongole a confronto con le aree "naturali" e/o potenzialmente sfruttabili.
3) Verificare il reale bioaccumulo di Hg in Tapes philippinarum nelle aree interessate ad un potenziale sfruttamento e nelle aree attualmente in concessione.
4) Valutare il rilascio di Hg nella colonna d'acqua a seguito di eventi di risospensione dei sedimenti di fondo indotta da eventi naturali o artificiali.

Risultati

Lo studio proposto intende verificare, su basi scientifiche, se le caratteristiche ambientali nelle aree proposte per ulteriori concessioni all'attività siano idonee per l'espansione della venericoltura nella Laguna di Marano e Grado in funzione del potenziale di assimilazione del contaminante nelle carni di questi molluschi.

La possibilità di acquisire tutte le informazioni e le conoscenze scientifiche in materia di bioaccumulo del Metil-Hg nelle vongole consentirà per tempo di verificare l'applicabilità delle normative europee in materia di pesca, acquacoltura e salubrità dei prodotti prima dell'effettiva entrata in vigore di tali provvedimenti, che in caso contrario potrebbero risultare restrittivi e fortemente penalizzanti per tutto il comparto ittico regionale, già orientato allo sviluppo della venericoltura in Laguna di Marano e Grado.
Pertanto, la richiesta di affrontare per tempo tale problematica costituisce un riparo nel caso i limiti prescritti non siano conformi alla qualità delle produzioni. Un potenziale esito negativo infatti potrebbe essere reso accettabile qualora si dimostrino e si giustifichino i valori di accumulo in funzione della peculiarità ambientale dell'area geografica ed eventualmente richiedere delle deroghe alla Comunità Europea per salvaguardare la produzione.

Il lavoro ha prodotto nel 2012 una pubblicazione sulla rivista specializzata Estuarine, Coastal and Shelf Science, il cui abstract può essere visualizzato in "IL MERCURIO NELL'ECOSISTEMA ACQUATICO"_"Il mercurio nell'interfaccia acqua-sedimento".

Covelli Stefano, 2012. The MIRACLE Project: An integrated approach to understanding biogeochemical cycling of mercury and its relationship with lagoon clam farming. Estuarine, Coastal and Shelf Science, 113, 1-6.

Unità di ricerca partecipanti al progetto:

Il progetto, di chiara valenza multidisciplinare, si avvale di competenze geologiche, geochimiche, chimiche, biologiche e microbiologiche nell'ambito della collaborazione tra:

  • Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine dell'Università di Trieste (DiSGAM)
  • Autorità di Bacino Regionale del Friuli Venezia Giulia (Dott.ssa Katia Crovatto)
  • ARPA-FVG "Osservatorio Alto Adriatico" (Dott. Sergio Predonzani)
  • Oceanografia Biologica OGS-BIO, Trieste (Dott.ssa Cinzia De Vittor)
  • ICRAM Istituto per la Ricerca Applicata al Mare, Chioggia (VE) (Dott. Michele Giani)
  • Dipartimento di Scienze Ambientali, Università "Ca' Foscari", Venezia (Prof. Franco Baldi)
  • Department of Environmental Chemistry, "Josef Stefan" Institute, Lubiana (Slovenia) (Dr. Milena Horvat)Marine Biological Station, Piran (Slovenia)(Prof. Jadran Faganeli)
  • Department of Biological Sciences, University of Massachusetts Lowell (USA) (Prof. Mark Hines)

Nell'ambito del progetto "MIRACLE" va sottolineata anche l'essenziale collaborazione fornita dal personale degli enti locali direttamente interessati alla venericoltura in laguna:

- Cooperativa Pescatori "S.Vito" di Marano Lagunare (UD)
- Cooperativa ALMAR di Marano Lagunare (UD)
- Cooperativa Pescatori di Grado (GO)

 

 

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